Nella notte che porta all’equinozio tra il 22 e il 23 settembre, a partire dalle 21.30, nell’Auditorium e negli spazi del Centro Culturale S.Fedele, saranno accese 100 luci che corrisponderanno a 100 interventi di persone che in 5 minuti racconteranno ciò che funziona e crea valore oggi nella propria esperienza e quale Italia si immaginano tra dieci anni in cui sia possibile fare ancor meglio e con maggiori risultato quello che stanno facendo. Tra gli organizzatori e i promotori dell’iniziativa anche le Acli.
Metà degli interventi verranno svolti in presenza e l’altra metà da contributi che arriveranno online da tutta Italia, con un percorso che fisicamente e virtualmente coprirà tutta la notte fino all’alba.
L’elenco dei 100 interventi, tra i quali vi saranno anche quelli delle Acli, sarà reso noto con anticipo rispetto all’evento del 22.
L’invito è quindi quello di passare insieme quella notte e riflettere su quale Italia siamo, quale possiamo e vogliamo essere.
L’invito è quello di dire insieme che ci siamo, che non siamo rassegnati alla logica della divisione e della politica che offre solo paure e nemici da combattere.
L’invito è a dar forza all’Italia che fa, che sa unire e sa aprirsi, che non accetta di diventare marginale rispetto ai percorsi più virtuosi di sviluppo inclusivo di questo secolo.
L’invito parte da alcuni promotori ma è aperto a tutti coloro che condividono questa impostazione e che dal 23 settembre sono pronti a lavorare per un futuro in cui portare il meglio dell’Italia di oggi e dei nostri desideri comuni da realizzare. Senza protagonismi, ma con metodo, costanza e determinazione.
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