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Eletta la nuova squadra del Movimento europeo in Italia per il periodo 2019-2021 email stampa

Il CIME svolge in primo luogo la funzione di organo coordinatore tra le forze aderenti e di strumento di proposta, di stimolo e di pressione nei confronti del Parlamento, del Governo nazionale e delle istituzioni internazionali attraverso il MEI (Movimento Europeo Internazionale), di cui fa parte.

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Venerdì 16 novembre presso la Sala Zuccari a Palazzo Giustiniani a Roma si è svolto il congresso del Movimento europeo italiano, fondato  nel 1948 come Sezione italiana del Mouvement Européen, è espressione di tutte le forze democratiche – partiti, sindacati e associazioni – impegnate nel nostro Paese per il conseguimento dell’unità europea.

L’assemblea del movimento europeo ha eletto i suoi organi statutari per il triennio 2019-2021. Oltre alla rielezione di Dastoli alla presidenza, i nuovi sono tredici su diciannove eletti con una media di età largamente inferiore rispetto al passato, la presenza femminile è passata dal 18.18 al 35% (ancora insufficiente perché poche sono le donne designate dai membri collettivi nelle delegazioni in assemblea) e molte organizzazioni nuove nel consiglio di presidenza. Oltre a chi viene dal mondo della politica, del sindacato e dai federalisti ci sono più organizzazioni della società civile, dell’associazionismo e della stampa, dell’immigrazione, dell’ecologia.

Per le Acli in Assemblea risultano eletti Paolo Ricotti (Acli Milanesi), Michele Consiglio, Mauro Carta e Matteo Bracciali. Bracciali entra anche nel consiglio di Presidenza.

Pagina Fb del Cime (Consiglio Italiano Movimento Europeo)