L’emergenza coronavirus ha mostrato quanto la questione della salute non sia un tema legato al singolo individuo, ma di fatto sia un tema di comunità, di territorio, in buona sostanza una questione pubblica.
Di fronte all’epidemia ci sono certamente gli individui, alcuni anche eroici, ma sono le comunità e i territori, le istituzioni e i servizi/sistemi di risposta che funzionano o meno.
L’aver gradualmente spostato nell’ultimo ventennio il tema della “salute” da questione pubblica a soluzione individuale è probabilmente uno dei motivi, non il solo, per cui la Lombardia si è rivelata particolarmente vulnerabile al covid-19.
A questo si uniscono problemi legati ad un costante allontanamento dal territorio, a un sempre maggior investimento in termini di specializzazione e alla scelta di intervenire più in termini di cura che di prevenzione.
Ma di fronte a certe questioni (verrebbe da dire alle “grandi” questioni) questo approccio non funziona, non a caso in Lombardia si è ospedalizzato tantissimo con il risultato di aver portato il virus esattamente dove non si sarebbe dovuto portare.
In conclusione, siamo di fronte alla possibilità, dopo decenni forse, di rimettere in discussione un “pensiero unico” (la salute come domanda individuale a cui fornisco una risposta individuale/prestazione d’eccellenza) per proporre una visione diversa, ovvero la salute come un tema/problema della comunità a cui dare una risposta collettiva e condivisa.
Queste le ragioni che ci hanno spinto a promuovere un ciclo di incontri sul tema della salute e della sanità, un percorso che parte dalle STORIE, dalle esperienze, per accompagnare alcune RIFLESSIONI su ciò che sta accadendo e permetterci di costruire una visione, alcune PROPOSTE per il futuro.
In allegato il programma del primo incontro che si terrà il 24 aprile 2020, alle ore 17, in diretta sui nostri canali facebook e youtube
maggiori info sul nostro portale: www.aclilombardia.it