Acra, Ciai e Ipsia: “Il nostro primo pensiero va a Silvia Romano”

Acra, Ciai e Ipsia: “Il nostro primo pensiero va a Silvia Romano” email stampa

In occasione del conferimento della civica benemerenza del Comune di Milano le tre associazioni di volontariato internazionale, che hanno ricevuto la civica benemerenza hanno espresso la loro forte preoccupazione per la cooperante ancora in mano ai sequestratori

1537
0
SHARE

«In occasione del conferimento della civica benemerenza del Comune di Milano alle associazioni che rappresentiamo, il nostro primo pensiero va a Silvia Romano e ai suoi famigliari che abbracciamo e insieme ai quali attendiamo con fiducia e speranza la sua liberazione –  così ACRA, CIAI e IPSIA, membri di COLOMBA, Associazione delle Organizzazioni di Cooperazione e Solidarietà Internazionale della Lombardia, a margine della consegna degli Ambrogini d’oro.

Condividiamo quanto testimoniato in questi giorni dai tanti volontari, dai tanti giovani, che riconoscono in Silvia le loro stesse passioni e la stessa volontà di conoscere ed impegnarsi per un mondo migliore.

Anche per queste ragioni ideali  il riconoscimento ambrosiano appare significativo,  tanto più in un periodo in cui  le ONG e le associazioni di solidarietà si trovano ad operare nel nostro Paese in un clima preoccupante.

Si possono e si debbono legittimamente avere opinioni e giudizi diversi sulle attività della società civile, ma sconcerta la mancanza di rispetto nei confronti del lavoro di cooperanti e volontari, operatori sociali, la derisione degli ideali che sottendono le loro motivazioni e la pratica della solidarietà vista con sospetto in quanto tale.

Nel contribuire a questo clima, pesa anche la non sufficiente consapevolezza  che  occorre  affrontare con coraggio e senza timori né capri espiatori  inedite sfide globali, processi geopolitici ed economici internazionali, fenomeni migratori ormai strutturali e non nuovi nella storia umana.

Ci confrontiamo con la fragilità delle condizioni di vita quotidiana di uomini e donne come noi. Compito e dovere della nostra società  è anche quello di farsi carico e alleviare le sofferenze della condizione umana, non di ampliarle. Le pulsioni sociali vanno governate, le paure, dove vi sono, affrontate e superate trovando soluzioni insieme.

Le Persone non sono numeri. E dietro ai volti che abbiamo incontrato in questi anni ci sono storie, vite concrete, sogni e speranze. Come noi un’umanità in cammino con un destino comune.

In questo contesto il messaggio e l’attenzione che arriva da Milano questo 7 dicembre verso tutto il mondo del terzo settore rappresenta una positiva controtendenza e il fatto che esso sia espressione dell’intero Consiglio Comunale dimostra che esiste una volontà, un sentire comune, un insieme di valori  in cui tutta la Città e un Paese possono e devono ritrovarsi al di là delle appartenenze politiche».

Nicola Morganti, presidente di ACRA 
Paola Crestani, presidente di CIAI
Mauro Montalbetti, presidente di Ipsia