
“Diamo lavoro”, questo il titolo scelto per la terza fase del Fondo Famiglia e Lavoro, lanciato proprio questa mattina durante una conferenza stampa, dall’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola.
Giunto al settimo anno di vita e con alle spalle quasi 11mila famiglie aiutate per un totale di oltre 21 milioni di euro, il Fondo Famiglia e Lavoro fa un salto di qualità e si impegna a far incontrare domanda e offerta di lavoro e a favorire il reinserimento lavorativo attraverso il tirocinio.
“Diamo lavoro – spiega il Cardinale – è un imperativo etico ed insieme un impegno corale, ma non vuole assolutamente sostituirsi alle istituzioni. Il Fondo – ha ribadito Scola – rientra in maniera diretta nell’azione pastorale della Chiesa”.
Destinatari della terza fase del fondo saranno i disoccupati con almeno un figlio a carico, che non godono di altre provvidenze pubbliche previste per chi è senza lavoro.
Per queste persone il Fondo predisporrà dei percorsi di reinserimento lavorativo nelle imprese che hanno espresso la disponibilità, attraverso il tirocinio. Per la durata del tirocinio, non superiore a sei mesi, il lavoratore riceverà un compenso, erogato dal Fondo, non inferiore ai 400 euro mensili. Ovviamente il tirocinio non garantirà l’assunzione ma è volto all’incontro.
Una persona senza lavoro dovrà quindi rivolgersi ad uno dei 70 distretti del Fondo presenti sul territorio che accoglieranno la domanda, valuteranno il profilo professionale e individueranno i percorsi formativi insieme ai rappresentanti territoriali indicati dalle associazioni imprenditoriali.
Nel Comitato dei sostenitori, che nella fase 3 del Fondo è costituito dai rappresentanti designati dalle organizzazioni di impresa aderenti e nominati dall’Arcivescovo con il compito di monitorare i percorsi di inserimento lavorativo nelle imprese, anche le Acli Milanesi. Il presidente Paolo Petracca è tra i tre membri del Consiglio del Fondo, di cui è presidente Mons. Luca Bressan.
La nuova fase del Fondo parte con una dotazione iniziale di 500mila euro ma avrà bisogno ancora di tutte le donazioni anche piccole da parte di tutti, fedeli, cittadini e imprese, che in questi sette anni hanno consentito al fondo di continuare ad operare.
intervento del Cardinale Angelo Scola
intervista a Paolo Petracca
la presentazione del FFL
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