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Alle Acli Milanesi il convegno su David Sassoli: un cristiano al servizio della politica email stampa

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Francesco Prina, Fondazione Achille Grandi , ha condotto la serata di approfondimento

Lo scorso 5 maggio alle Acli Milanesi si è svolto un incontro molto partecipato per la presentazione del libro curato da Claudio Sardo: DAVID SASSOLI la Saggezza e L’audacia. Discorsi per l’Italia e l’Europa. Con la prefazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il convegno è stato organizzato dalle Acli Milanesi e dalla fondazione Achille Grandi in collaborazione con Agesci, Comunità di Sant’Egidio e il Movimento Politico per l’Unità e sono intervenuti come relatori per AGESCI Lombardia, Massimo Mapelli e Camilla Fontana; per Mppu Lombardia, Angela Grassi; per Azione Cattolica Diocesana, Fabio Pizzul; per la comunità di Sant’Egidio, Giorgio Del Zanna. La serata è stata introdotta e moderata da Francesco Prina della Fondazione Achille Grandi e ha visto la partecipazione oltre che dell’autore del volume, Claudio Sardo, di Patrizia Toia parlamentare europea, collega e amica di David.

Come ben sottolineato dal curatore del libro, Sardo «la pubblicazione non voleva essere su David Sassoli, ma di David Sassoli. Una testimonianza di un Cristiano al servizio della Politica».

Francesco Prina, introducendo l’incontro, ha messo in risalto la personalità del Presidente del Parlamento europeo, cresciuta e formata a tutto campo in ambienti cristiani: nella parrocchia, nello scoutismo cattolico e poi nella cultura cattolica democratica e sociale.

Una cultura che nel primo tempo della Repubblica ha saputo esprimere un gruppo dirigente ed una progettualità organizzata che ha dato al Paese una società libera, dignitosa e volta ad un benessere condiviso sia in Italia che in un’Europa in pace per quasi ottant’anni.

Il presidente delle Acli Milanesi Andrea Villa apre il Convegno

Nel secondo tempo della Repubblica, poi, molti sono gli esempi di cristiani impegnati nelle istituzioni, a cominciare dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lo stesso David Sassoli, e ancora Giovanni Bianchi e molti altri uomini e donne….

Dalla lettura attenta del libro, si riscontra che il pensare e l’agire politico di David è sempre stato per la promozione della persona e della comunità per fare incontrare il Vangelo con la Storia, come padre, educatore, giornalista e politico. Questa convinta testimonianza è stata portata avanti sino alla fine, (+ 15/1/2022) senza ostentare simboli religiosi, o definirsi in proprio e pubblicamente cristiano.

Anche Il presidente della Repubblica nella sua prefazione del libro, cita: “David ci manca” … “va fatto conoscere ancor di più, vanno approfonditi e meditati gli scritti che ci ha lasciato”. Compito ben svolto da questo prezioso libro curato da Claudio Sardo.

David nel suo agire politico ha sempre dimostrato uno stile cortese, gentile, accogliente, discreto, attento agli altri… credendo e praticando più una politica di processo che competitiva (riconosciuto anche dagli avversari politici) “ma sempre con la schiena diritta”. Ha testimoniato quell’amore politico e amicizia sociale che ritroviamo nell’enciclica “Fratelli Tutti” di papa Francesco.

Un mese prima che morisse, il 15 Dicembre 2021, Sassoli consegnava alla figlia di Aleksej Naval’nyj, Daria, il premio Sakharov 2021 del Parlamento europeo per la libertà di pensiero con questa motivazione: “Aleksej Naval’nyj è stato minacciato, torturato, avvelenato, arrestato, ma non sono riusciti a farlo smettere di parlare, chiediamo la sua liberazione immediata ed incondizionata”. (il presidente della Russia Vladimir Putin lo ha dichiarato persona indesiderata, con il divieto di entrare in Russia). Soltanto un paio di mesi dopo Putin invadeva l’Ucraina, iniziando una devastante guerra che continua ancora oggi….

Nel suo intervento Claudio Sardo ha voluto tracciare gli elementi peculiari del profilo carismatico di David Sassoli, e ribadendo che in questo momento storico è più che mai necessaria una radicalità evangelica testimoniata dai cristiani impegnati in politica, e non di un partito politico cattolico. Una testimonianza sempre più vicina al Vangelo e poco incline alla mediazione ci insegna che davanti alle situazioni, dobbiamo chiederci: “cosa farebbe Gesù oggi in questa realtà”? Lo chiede il magistero di papa Francesco e lo ha testimoniato David Sassoli.

Claudio Sardo, ha poi sottolineato la forza delle idee e la testimonianza di David, suo carissimo amico, uomo capace di sognare la politica con la P maiuscola, convinto che la profezia deve stare radicata nella realtà per diventare azione politica in grado di cambiare la vita delle persone e delle comunità. Tuttavia persiste all’orizzonte un rischio: il realismo politico tende infatti ad allontanarsi dall’idealità, con la conseguente incapacità generativa oggi sotto i nostri occhi.

Alla luce del magistero di Francesco non è possibile oggi essere moderati nelle responsabilità affidate ai laici. Lo ha testimoniato Sassoli nei suoi discorsi, (raccolti nel libro di Sardo) per l’Italia, per le istituzioni Europee e per i capi di stato dei 27 paesi riuniti nel consiglio Europeo, pronunciati come presidente del parlamento europeo.

Grazie al suo impegno per dare nuovo impulso all’Unione Europea, David Sassoli si era guadagnato stima e considerazione sia di tutti i gruppi parlamentari che dei leader dei paesi membri dell’UE, come ha raccontato l’europarlamentare Patrizia Toia, intervenendo al convegno.

La Toia ha voluto ricordare come grazie al suo intervento deciso l’Europarlamento ha lavorato durante il Covid, anche se in modalità remota e come proprio grazie alla sia presidenza operazioni come la produzione e la distribuzione dei vaccini hanno avuto esito positivo. Sassoli – ha ricordato ancora l’europarlamentare, saputo spronare sia il Parlamento che i capi di stato riuniti nel Consiglio europeo per una svolta dell’UE nel segno della solidarietà, della sostenibilità ambientale, di politiche economiche espansive e non più regressive, di maggiori stanziamenti strategici per la coesione sociale, per l’innovazione tecnologica e digitale, per la transizione ecologica ed il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda 2030. In particolare Sassoli ha richiamato i capi di stato ad attuare una politica unitaria e accogliente per l’integrazione degli immigrati.  L’Unione Europea, aveva ed ha bisogno di compiere un salto in avanti in termini di integrazione politica, per dare al mondo (di pace) l’Europa di cui ha bisogno.

L’Unione Europea, ancora oggi percepita come un insieme di soggetti politici, deve diventare al più presto un soggetto Politico unitario. Questo è il messaggio ed il compito che ci consegna con il suo esempio David Sassoli.