La presenza giovanile a Milano aveva bisogno di una voce, rimasta per troppi anni tacita: nasce l’esigenza di ridefinire un contesto di educazione, rinasce GA Milano.
Dopo qualche anno di assenza il Movimento Meneghino ritorna tra i protagonisti dell’Agorà: evento aperto dei Giovani delle Acli, dove i ragazzi provenienti da tutta Italia hanno, annualmente, la possibilità di interagire direttamente con autorevoli relatori su differenti tematiche.
Durante l’ultima edizione, tenutasi a Roma, si è discusso di industria 4.0 (dalla quale deriva il titolo “Agorà 4.0”) dando spazio al confronto su questa tematica.
La tre giorni romana si è aperta con la presentazione dei due nuovi gruppi GA (Milano e Savona), che hanno dato il via all’assemblea nazionale, durante la quale ogni provincia ha presentato i progetti portati a termine durante l’anno passato e le idee per il futuro. La giornata si è conclusa con l’iscrizione da parte del movimento GA nazionale alla campagna Stavoltavoto del Parlamento Europeo (incentrata sulla sensibilizzazione al voto e nella quale il gruppo milanese era già attivo).
Nella seconda giornata i ragazzi hanno avuto la possibilità di dialogare, al mattino, ospitati al parlamentino del CNEL, con tre esperti. La Dott.ssa Valentina Carlini (rappresentate di Confindustria) ha illustrato il concetto di industria 4.0 e ne ha esemplificato le criticità, definendo i vantaggi, nonché i rischi (dal punto di vista lavorativo e sociale), nell’implementare tale sistema industriale. Il Professor Francesco Delzio ha delineato il valore dell’associazionismo giovanile all’interno di un contesto sociale nel quale risulta necessario ridefinire Valori quali l’identità e la politica. La mattinata si è conclusa con l’intervento dell’On. Vincenzo Spadafora (sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, con delega ai giovani e alle pari opportunità) che ha sottolineato l’importanza di quell’incontro, nonché del necessario legame tra la Politica e le istituzioni territoriali giovanili: “la cosa peggiore che un governo possa fare è pensare di poter scrivere le politiche giovanili senza accendere con un dialogo con i giovani stessi”. Il pomeriggio ha visto come relatori il presidente nazionale delle Acli Roberto Rossini e l’avvocato Giuslavorista Ciro Cafiero. Il presidente Rossini ha parlato di quali saranno le professioni del futuro ipotizzate, quindi di come cambieranno le modalità di lavoro nei prossimi anni. L’Avv. Cafiero ha inquadrato la struttura legislativa europea, creando dibattito sul diritto del lavoro.
Essendo, la fede nel Vangelo, uno dei tre credi fondamentali delle Acli, il coordinamento nazionale di GA ha deciso di concludere questa esperienza con una testimonianza spirituale. Nella sede della rivista “La Civiltà Cattolica”, padre Francesco Occhetta è così intervenuto: “voglio darvi oggi degli strumenti che vi serviranno per lavorare nella vostra vita. Quello che voi dovete fare adesso è quello di curare questa idea di lavoro incentrata sull’uomo. È necessario, per fare questo, curare il vostro livello spirituale. Il livello spirituale riguarda la relazione tra me e me. Quello che voglio chiedervi stamattina è quali sono i vostri desideri, quale è il fuoco che vi spinge? Anche nella vita associativa e politica a volte ci meravigliamo di cose che non avevamo mai visto. Il punto della nostra vita è conoscere, non innamoratevi delle vostre cecità!”

La ricchezza ereditata da questa esperienza rimarrà indelebile negli animi dei rappresentati di GA Milano che ne hanno preso parte, portando a casa il valore associativo, del confronto, della mediazione e delle responsabilità civico-politiche.
Bisogna tenere presente che Agorà 4.0 non è stato un punto di arrivo ma un punto di partenza, infatti si sono gettate le basi per il contest di idee GA sul progetto “cittadinanza europea” che ogni sede provinciale potrà presentare al campo estivo.
Durante la “tre giorni GA” si è parlato di lavoro, competenze, formazione, innovazione, futuro e industria 4.0 che riporta al centro l’uomo grazie al processo di automazione cognitiva. Come ha ben spiegato Padre Occhetta, in questo periodo storico i giovani devono essere capaci si tecnicamente, ma soprattutto essere in grado di instaurare relazioni vere e profonde.