Lo scorso 10 ottobre, nella sua ultima riunione, il Consiglio dei Ministri del Governo Draghi ha approvato il Disegno di Legge Delega sulla non autosufficienza degli anziani, che prevede politiche in favore delle persone anziane con l’attuazione delle missioni 5 e 6 del PNRR in materia di assistenza ai non autosufficienti.
Gli effetti di questo provvedimento saranno molto importanti perché coinvolgeranno 3 milioni e mezzo di persone e circa 10 milioni di famiglie.
Il Ddl prevede l’istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, del Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (CIPA), con il compito di programmare e coordinare interventi e servizi in favore delle persone anziane, con particolare riguardo alle politiche per la presa in carico delle fragilità e della non autosufficienza.
Il Ministro Roberto Speranza ha così commentato sulla sua pagina Facebook l’approvazione del DDL: «È una notizia importante che oggi sia arrivata in Consiglio dei ministri la riforma dell’ assistenza agli anziani non autosufficienti. Dopo un lungo ed elaborato lavoro si punta finalmente a integrare i servizi sanitari e quelli sociali. L’obiettivo è un welfare più semplice e più vicino alle famiglie anche attraverso il potenziamento dei servizi domiciliari. Dobbiamo prenderci sempre più cura delle persone anziane che sono un pezzo essenziale della nostra comunità».
Tra i punti principali della riforma:
• un nuovo sistema di assistenza, che integra prestazioni sanitarie e interventi di carattere socio-assistenziale;
• valorizzazione della continuità di cure domiciliari dell’anziano e la promozione di misure a favore dell’inclusione sociale;
• semplificazione delle procedure di accertamento e valutazione della condizione di persona anziana non autosufficiente, per consentire la definizione di un “progetto assistenziale individualizzato” (Pai);
• un’attenzione particolare viene riservata agli interventi per la prevenzione della fragilità delle persone anziane: gli ultraottantenni e gli anziani affetti da patologie croniche potranno accedere a valutazioni presso i punti unici di accesso (Pua), diffusi sul territorio, con servizi appropriati in ragione dei bisogni socio-sanitari di ciascuno;
• è previsto un “Budget di cura e assistenza” finalizzato alla ricognizione delle prestazioni, dei servizi e delle risorse complessivamente attivabili ai fini dell’attuazione del Pai;
• viene inoltre creato un servizio di Assistenza domiciliare integrata sociosanitaria e sociale – che unifica gli istituti dell’assistenza domiciliare integrata (Adi) e il servizio di assistenza domiciliare (SAD);
• viene introdotto, in via sperimentale e progressiva, la “prestazione universale per la non autosufficienza”, in sostituzione dell’indennità di accompagnamento, graduata secondo lo specifico bisogno assistenziale e finalizzata a consentire all’anziano non autosufficiente la possibilità di scegliere fra una prestazione economica e specifici servizi alla persona;
• sono previsti, infine, specifici interventi a favore dei caregiver familiari. In particolare, la ricognizione delle tutele – anche in ambito previdenziale – per il loro reinserimento nel mercato del lavoro.
L’approvazione del DDL è anche il frutto di una lunga mobilitazione da parte dei sindacati dei pensionati e di varie associazioni tra le quale le ACLI, a dimostrazione che la lotta e la mobilitazione sono importanti per conseguire risultati come il miglioramento in ambito sociale.
Ora occorrerà più che mai vigilare sulle procedure legislative di attuazione del DDL, affinché venga attuato in tutti i suoi aspetti migliorativi per la tutela del diritto alla Salute e poter dare risposte e prospettare soluzioni reali ai crescenti bisogni dei cittadini, soprattutto dei non autosufficienti.
Nei prossimi numeri di Informattiva, cercheremo di tenere viva l’attenzione e la comunicazione sull’argomento.