Dal 1° marzo il Patronato cambia

Dal 1° marzo il Patronato cambia email stampa

Per continuare a garantire prestazioni ed efficienza le Acli, a fronte degli ingenti tagli annui al fondo Patronati, hanno dovuto pensare soluzioni innovative

6845
0
SHARE

In questi anni il Fondo Patronati ha subito tagli per 50 milioni di Euro e ha pagato il dovuto ai Patronati con oltre 1.000 giorni di ritardo. Con 50 milioni di € di tagli all’anno, segno della chiara volontà politica di tagliare questi servizi sociali di pubblica utilità e lasciare il cittadino da solo, le Acli sono state costrette a chiedere ai cittadini un piccolo contributo.

In questo ultimo anno il Patronato ACLI ha ottenuto 2.287.012 prestazioni sociali, ha offerto 404.911 consulenze personalizzate su estratti contributivi e pensioni, e ha ottenuto 262.013 prestazioni socio-assistenziali in materia di invalidità civile.

In particolare il Patronato ACLI di Milano, Monza e Brianza ha prodotto più del 10% delle pratiche nazionali e si è confermato il primo Patronato della Città Metropolitana, scelto da un terzo dei cittadini che si rivolgono ad un Patronato.

«Per continuare a garantire questi numeri, la capillarità e l’alto valore sociale del lavoro del Patronato Acli però  – spiega il presidente delle Acli Milanesi Paolo Petracca – è stato necessario pensare a soluzioni innovative».

«Il contributo che chiediamo – sottolinea Petracca –  non è il costo del servizio, ma una partecipazione ai costi che ci permetterà di non lasciare il cittadino da solo di fronte alla burocrazia e soprattutto non è un costo nascosto, come può esserlo la trattenuta sindacale sulla busta paga o sulla pensione: è un contributo stabilito dalla legge, attraverso una convenzione con il Ministero del Lavoro».

Dal 1 marzo 2017 dunque le Acli chiederanno ai cittadini che si rivolgono al Patronato Acli solo per alcuni servizi (circa il 30 per cento) per cui lo Stato non riconosce remunerazione un piccolo contributo. Il resto e soprattutto i servizi che riguardano le pensioni di vecchiaia e anzianità rimarranno gratuiti.

Ma la vera novità e la vera sfida sarà un’altra: dal 1° marzo infatti le Acli per venire ancora più incontro alle esigenze di efficienza, offriranno a tutti la possibilità di fissare un appuntamento, uno spazio di relazione esclusiva tra Patronato e cittadino.

E’ possibile prenotare scrivendo a appuntamenti.mi@patronato.acli.it, telefonando allo 02.77.28.235 dalle 8.30 alle 16.30 oppure recandosi in uno dei nostri sportelli di zona di Patronato.

Il Patronato Acli di Milano è presente nell’area Metropolitana con 22 sedi zonali e 60 operatori e oltre 70 punti di raccolta delle pratiche grazie all’aiuto di 300 volontari.
Convenzione Patronato_Ministero del Lavoro

Le Acli introducono il “ticket sociale” Patronati in crisi dopo i tagli dei governi