
“Conoscere e accogliere” è il titolo dell’iniziativa, finanziata dal 5×1000, che ha coinvolto i Circoli Acli di Novate, Senago, Bollate e Baranzate. Amalia Fumagalli, presidente del Circolo di Novate Milanese e consigliera provinciale ha illustrato al Gdl come si è strutturata l’iniziativa e le finalità del progetto.
Il progetto ha visto l’organizzazione di più incontri, una mostra, la presentazione di un libro e un filmato (proiettato quattro volte in tre Comuni diversi) sul tema dell’immigrazione, con l’obbiettivo di far conoscere il progetto di accoglienza dei profughi nei Comuni del nostro territorio, dove sono attivi due diversi progetti SPRAR, sensibilizzare sul tema dell’accoglienza e accompagnare il processo di inserimento dei profughi coinvolgendo la cittadinanza attiva e gli stranieri già presenti sul territorio.
Le iniziative sono state organizzate dal Tavolo per l’accoglienza dei profughi a Novate, coordinato dalle ACLI, che conta l’adesione di più di 10 organizzazioni e diverse realtà territoriali, mentre a Bollate, Baranzate e Senago l’iniziativa dei Circoli ACLI si è coordinata con diverse realtà territoriali laiche ed ecclesiastiche.
Nell’incontro del 3 febbraio a Novate è stata presentata la situazione dell’Africa subsahariana e della Siria – due aree di provenienza dei flussi migratori -, in quello del 16 febbraio in oratorio Don Alberto Vitali ha illustrato le dimensioni e gli aspetti critici del fenomeno migratorio, in quello del 15 maggio a Senago si è puntata l’attenzione sul quadro normativo che regola l’immigrazione.
In Villa Venino a Novate Milanese dal 4 all’11 febbraio è stata esposta la mostra itinerante “Migranti, la sfida dell’incontro” – che è stata visitata da tutte le terze medie – e sono state organizzate due proiezioni in orari e giorni diversi di “Wallah. Je te jure” sul viaggio dei migranti dal Niger a Lampedusa. Lo stesso filmato è stato proiettato sia a Baranzate che a Senago.
A Bollate è stato presentato il libro “Nawal, l’angelo dei profughi” e si è organizzata una merenda con i profughi e gli stranieri che partecipano ai corsi di italiano. Il progetto a Novate si è concluso con il pranzo sociale degli aclisti, a cui hanno partecipato anche i profughi ospiti.
A settembre ci sarà un breve seminario di approfondimento su cultura e religione islamica rivolto soprattutto ai volontari dei corsi di italiano per stranieri e ai membri del Tavolo per l’accoglienza. Saranno 3 incontri che si svolgeranno a Novate e Bollate, con la guida del prof. Antonio Cuciniello, dell’ISMU.
Come pensa sia andata nel complesso?
Le iniziative, distribuite nei mesi da febbraio a maggio, hanno riscosso grande interesse e partecipazione dei cittadini, degli stranieri – soprattutto a Baranzate – e dei giovani – soprattutto a Senago. Non ci saremmo aspettati la presenza e l’attenzione di così tanti cittadini, sia nelle serate di dibattito sia in quelle di presentazione del filmato. Anche l’adesione alla visita della mostra a Novate di tutte le terze medie e di alcune altre classi di una scuola di Milano è stata una sorpresa. I ragazzi sono stati molto coinvolti e hanno potuto esprimere liberamente i loro pensieri e le loro riflessioni, anche con diversi orientamenti.
Per Novate è stato significativo il coinvolgimento di diverse realtà che partecipano al Tavolo per l’accoglienza, ma anche di Comunione e Liberazione che solitamente resta estranea a quanto viene proposto sul territorio. Anche l’incontro svoltosi in Oratorio con il gruppo Giovani è stato di grande interesse e di soddisfazione per tutti.
Per Baranzate, l’iniziativa è stata organizzata in concomitanza con la festa della comunità senegalese e ciò ha consentito una folta presenza di stranieri, fortemente interessati a riflettere sui percorsi dell’immigrazione.
Per Senago, è stata molto significativa l’adesione dei giovani della Pastorale giovanile, che sono stati attenti e interessati in tutte e due le iniziative svoltesi nel Comune. Solo a Bollate la partecipazione è stata scarsa durante l’incontro pubblico, mentre più numerosa durante il momento di convivialità.
Come si inserisce questo progetto nella realtà dei Circoli della Zona?
Queste iniziative si inseriscono nelle attività che i Circoli svolgono durante l’anno, di collaborazione con altre realtà del territorio per costruire reti solidali, di attenzione agli stranieri – attraverso i corsi di italiano, lo sportello immigrazione e gli incontri di formazione –, di facilitazione di processi virtuosi – come l’evolversi del progetto SPRAR – con le Amministrazioni comunali e l’azienda Comuni Insieme.
Avete riscontrato elementi di criticità?
Ne abbiamo rilevato qualcuno: la necessità di allargare sempre di più il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini, per far conoscere dati e situazioni veritiere e rompere il muro della paura; la necessità di creare nuove opportunità di reale inserimento degli stranieri presenti nei nostri territori ed anche di coinvolgimento diretto nella vita dei Circoli e ancora la capacità di inventare nuovi strumenti per entrare anche nelle scuole e per far maturare semi di pace e di accoglienza nelle future generazioni; infine la capacità di utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione per bilanciare alcune pessime fonti di informazione.
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