Era stato tra i primi a partecipare, giovanissimo, a “progetto giovani”, la proposta educativa messa in campo dalle Acli milanesi agli inizi degli anni ottanta. Da quei favolosi anni aveva seguito l’esperienza con passione portando con sé sempre un gruppo consistente di ragazzi di Peschiera Borromeo.
Credeva nella bontà dell’incontro e nella necessità di sperimentare itinerari educativi capaci di portare i giovani ad un protagonismo aperto e gioioso. Tanti di noi ricordano di lui la presenza assidua, la semplicità del carattere, l’impegno ostinato nel portare avanti le diverse iniziative e la passione a cantare canzoni inventate da lui.
Divenne uno tra i primi responsabili dello stesso “progetto giovani” e si dedicò al nuovo compito coinvolgendo altri ragazzi e giovani perché diventassero pure loro protagonisti della propria vita e della vita degli altri. Quante discussioni, confronti, iniziative in quegli anni!
Dal padre Vincenzo, aclista di lunga navigazione, aveva appreso la capacità della concretezza: insieme ad altri di PG, Mauro aveva dato vita ad una cooperativa del tempo libero che formava giovani animatori per vacanze-studio e piscine.
Scelse di entrare in Gioventù Aclista milanese dove approfondì le problematiche legate alla pace e il nodo giovani-lavoro, maturando una fede limpida, lontana dalle ostentazioni integraliste, silenziosa ma fattiva e coerente.
La figura di don Raf aveva suscitato in lui sempre un’ammirazione grande e da lui aveva acquisito la schiettezza e la semplicità del rapporto.
Ricordo i primi tentativi di intervento nei Congressi Provinciali delle Acli milanesi; in po’ di timidezza lo attraversava ma non si tirò mai indietro dalle responsabilità. Auspicava un’associazione Acli aperta, propositiva, capace di essere ancora attrattiva e appassionante. Il laghetto di Peschiera Borromeo, gestito dalle acli, era diventato uno dei punti territoriali dove più si sperimentava questo andare dell’associazione verso i giovani.
Quando poi suo padre morì, Mauro gli subentrò diventando presidente del circolo Acli di Peschiera. Si fece carico, insieme alle sorelle, di portare avanti le numerose iniziative di carattere sociale ed economico che il Circolo ancora oggi svolge in dialogo con il territorio e con le forze associative e istituzionali , consapevole che è nel territorio che incontri la gente comune e incroci i reali bisogni delle persone.
Oggi Mauro muore, inaspettatamente, all’età di 47 anni lasciando tre figli in giovane età e ricoprendo la carica di Consigliere provinciale delle Acli di Milano, Monza e Brianza. La sua è la testimonianza che le Acli possono essere vissute come un’esperienza associativa che appassiona giovani vite e possono essere ancora un luogo dove sperimentare solidarietà, cittadinanza attiva e dedizione gioiosa. Le tre fedeltà associative sono state da lui fattivamente vissute.
Mauro lascia alle Acli milanesi un monito impegnativo: continuare sulla via del rinnovamento associativo perché le Acli vengano vissute sempre più da giovani entusiasti e a da coloro che sono minimi nella società.
Grazie Mauro per la tua compagnia. Continua ad accompagnarci dal cielo.
I funerali si terranno martedì 12 settembre alle ore 15.30 nella Chiesa Sacra Famiglia di Bettola, piazza Paolo VI.