Lombardia la necessità di cambiare. Italia ripartire nella difficoltà
Le Acli Milanesi come sempre hanno elaborato un documento per esprimere le proprie valutazioni in vista del 4 marzo, qui trovate il testo con la nostra posizione.
Come Acli ci sembra inoltre importante comunicare ai nostri iscritti – e a coloro che ripongono fiducia nella nostra associazione – che Giovanni Battista Armelloni, che è stato presidente provinciale e regionale, ha offerto la propria disponibilità come capolista della formazione civica “Gori Presidente”: abbiamo sempre pensato all’impegno nella società civile e a quello nelle istituzioni come due aspetti complementari del servizio al bene comune e che nelle assemblee elettive debbano operare persone oneste e preparate in modo che le nostre idee possano camminare sulle loro gambe. E Giovanni Battista ha entrambe queste caratteristiche.
Si ricorda che la legge elettorale prevede il voto disgiunto e la possibilità di esprimere fino a due preferenze (per un uomo ed una donna) accanto al simbolo della lista prescelta.
Per quanto riguarda le elezioni nazionali la posizione dell’associazione cerca di fare tesoro dell’affermazione del presidente della Conferenza episcopale italiana, Cardinal Bassetti: «i poveri, tutti i poveri, anche quelli forestieri di cui non sappiamo nulla, appartengono alla Chiesa “per diritto evangelico”. Per questo bisogna reagire a una “cultura della paura” che, seppur in taluni casi comprensibile, non può mai tramutarsi in xenofobia o addirittura evocare discorsi sulla razza che pensavamo fossero sepolti definitivamente».
Infine altri nostri iscritti sono candidati in altre formazioni di centro sinistra sia per la Lombardia sia per il Parlamento qui trovate l’elenco completo.