Giovanni Bianchi: il ricordo delle Acli e degli Aclisti

Giovanni Bianchi: il ricordo delle Acli e degli Aclisti email stampa

Testimonianze, pensieri e messaggi per ricordare un grande amico e maestro

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UN “GRAZIE” A GIOVANNI BIANCHI: TEMPO DI MEMORIA, PREGHIERA, GRATITUDINE E FIDUCIA
Giovanni è stato per me – e per noi tutti delle ACLI – un grande maestro ed è stato bello “darci del Tu”, ritrovare sempre, persino in metropolitana, il suo sorriso.
Sono tanti i ricordi che riaffiorano. Me ne piace ricordare tre, che lo fanno per me prima di tutto un modello di fede che si incarna nella politica.
1) La sua grande amicizia con Marie Dominique Chenu, che considero – dal mio modesto punto di vista – il più grande teologo che abbia partecipato al Concilio Vaticano II. Una volta gli chiesi: “Giovanni, senza violarne l’intimità, parlaci della tua amicizia con Chenu!”. E lui giù a raccontare quando lo chiamò a Milano alle ACLI e lo fece parlare con tantissimi lavoratori milanesi sul rapporto fra lavoro e fede, lavoro e Vangelo, lavoro nella Dottrina Sociale della Chiesa.
2) Il ricordo che ci regalò a Desio, presso la sede del Banco Desio, del Card. Martini: un discorso che – glielo ribadii a distanza di qualche anno – ritenni mirabile. Mi disse che improvvisò, ma era orgoglioso di ricordare che del suo libro “Martini politico” lo stesso Cardinale gli avesse detto che si sentiva ben interpretato. Quella sera non disse niente a tavola con noi, ma portava nel cuore il dolore per la diagnosi di tumore che avevano riscontrato alla figlia Sara, valente giornalista al Sole 24 Ore, che non venne assunta al TG1 per non aver piegato la schiena e che morì dopo qualche mese.
3) Giovanni è stato il Presidente nazionale delle ACLI che ne ha realizzato la riconciliazione con il Papa, in quell’abbraccio con Giovanni Paolo II, dopo le incomprensioni seguite alla posizione aclista riguardo al referendum sul divorzio. Lo fece con grande parresia, con poche parole e con una schiena più dritta che mai. Giovanni fu sempre uomo di dialogo, uomo di grandi vedute, stare con lui era come stare sulle sue spalle, che erano quelle di un grande, e si poteva vedere sempre molto, molto più in là.
“Grazie Giovanni, grazie della Tua confidenza, della Tua memoria, del Tuo esempio e soprattutto della Tua fede.
Nel mio piccolo continuerò sul Tuo esempio a “fare le ACLI” e far politica – come Tu l’hai fatto in modo generoso e competente, con fondamenta solidissime – ogni tanto gettando lo sguardo sul Tuo benevolente sorriso.”
Francesco Pasquali, presidenza Acli Milanesi

Nella consapevolezza del grande vuoto che lascia Giovanni Bianchi, ci uniamo al dolore di quanti lo hanno conosciuto.
Circolo Acli Gorgonzola

L’ultima volta che ho ascoltato Giovanni Bianchi è stato al 23° Congresso delle Acli Nazionali, associazione di cui è stato Presidente prima di diventare tra i parlamentari più importanti della nostra Repubblica. Di lui ricordo la carica che riusciva a trasmettere, una passione sempre nuova, avevo in mente di invitarlo come Circolo Acli di Magenta l’anno prossimo in occasione del 25 Aprile per parlare dell’antifascimo cattolico… Avrei voluto conoscerlo più a fondo, non è stato possibile… Sono certo che la sua testimonianza rimarrà scolpita nelle coscienze di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo.
Paolo Salvaggio – Circolo Acli Magenta

A ricordo dell’amico Giovanni
Giovanni Bianchi l’ho incontrato all’Albergo Breda, Pensionato operaio delle Acli di Milano dove alloggiavo e dove partecipavo alla esperienza di presenza delle Acli con Dino Colomberotto, Orazio Reolon, Ivan Mariottini, Antonio Bosco, ed altri. Era Consigliere Comunale Dc di S. Sesto S, Giovanni e con il parroco della parrocchia di S. Giuseppe di Sesto veniva in visita dell’albergo riservato a giovani lavoratori provenienti dal Sud e dal Veneto in prevalenza per lavorare alla Breda e alla Falk. Era un ambiente duro e a dispetto del senso di dignità umana che in esso si alimentava e si tutelava per merito degli stessi ospiti e  delle Acli milanesi , veniva denominato il “canile” . Il rapporto di Giovanni Bianchi, nel suo filone principale, nasce da li , da li la collaborazione per le iniziative di formazione delle Acli milanesi , da li l’iscrizione alle Acli subito dopo la pronuncia di Paolo VI dopo il Convegno di Vallombrosa del 1970 che aveva posto al centro della riflessione l’ipotesi socialista. Da li il sostegno attivo alla componente nazionale interna alle Acli denominata prospettive acliste , che si batté a fondo per evitare la scissione  delle Acli e che in accordo con le Acli di Roma diede sostegno al convegno di 29 province che rinunciando alla scissione decisero di dar vita alla componente interna coordinata dal Presidente delle Acli Romane Castellani e dal Sen. Vittorio Pozzar, da li l’appoggio  della maggioranza delle Acli Milanesi per candidarlo alla Presidenza delle Acli Regionali Lombarde.
Di questo percorso sono stato testimone diretto e partecipe attivo.
Con Giovanni ho sempre conservato e alimentato un rapporto di autentica amicizia basata su motivazioni umane e ideali, certo in certi momenti sofferta per valutazioni politiche differenti.  Di Giovanni io do testimonianza di pratica quotidiana di lealtà e di attenzione alle persone , attenzione che si manifestava anche in modo inaspettato , fuori dalle liturgie dell’azione sociale e politica. Ormai fuori dai giochi fu Giovanni  a inviarmi una lettera cordiale per invitarmi a riprendere in mano la Lega Consumatori. Poi  la correttezza dei comportamenti politici, non l’ho mai colto a partecipare a operazioni politiche di natura meramente tattica, tutto doveva conformarsi o almeno essere recuperato con riferimento a risposte di senso e a motivazione di valore e poi la sua onestà nel gestire gli aspetti del denaro . Giovanni era persona autenticamente disinteressata , un esempio dei tanti per fortuna che hanno dato credibilità e prestigio all’esperienza delle Acli . Proprio per questa amicizia e questo tipo di rapporto gli ho chiesto di fare 
la presentazione libro “Il Papa dei Lavoratori, su Paolo VI , proposta subito accolta e di cui in questo giorno lo ringrazio anche perché Giovanni storicamente è stato protagonista della presenza cristiana nella realtà sociale e operaia di Sesto S. Giovanni così cara a Papa Montini.
Pietro Praderi, presidente delle Acli Milanesi dal 1966 al 1975

Il direttivo del Circolo di Ronco Briantino esprime a nome di tutti i soci, alla famiglia ed alle ACLI milanesi, le più sentite condoglianze per la scomparsa di Giovanni. Lo vogliamo ricordare a fianco di Lorenzo Cantù e di Don Raffaello Ciccone nell’essere testimoni autentici di cristiani, quelli con la C maiuscola impegnati nella straordinaria quotidianità del Lavoro.
Circolo Acli Ronco Briantino

Il circolo Acli di Muggiò annuncia con dolore che stamane  (lunedì) si è spento l’amico e maestro GIOVANNI BIANCHI che aveva 77 anni. Tra i molti incarichi nella sua vita ricordiamo è stato presidente nazionale delle Acli dal 1987 al 1994, impegnato in politica, parlamentare del Partito Popolare Italiano di cui è stato anche presidente, attualmente presidente di varie associazioni, tra cui l’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani. Abbiamo avuto la gioia di averlo presente a Muggiò il 24-10-2016 in un incontro organizzato dal circolo Acli per spiegare i contenuti del referendum costituzionale. A lui il nostro grazie per l’impegno profuso in tutti questi anni per il bene comune di tutti, insieme alle più sentite condoglianze per i suoi familiari ed alla preghiera perché Dio lo accolga nel Suo regno. I funerali saranno domani (martedì)  alle ore 16.00 presso la chiesa di santo Stefano a Sesto San Giovanni. Grazie Giovanni
Luigi Bolchi, presidente Circolo Acli di Muggiò

Caro Giovanni, grazie per quello che mi hai insegnato. La profondità del tuo pensiero e la ricerca di ciò che è l’essenza della vita vivranno per sempre in me e in tutti i miei familiari.
Luigi Comelli – Acli Trecella

Il Circolo Acli di Ossona ricorda con dolore e affetto Giovanni che ha saputo dare un senso profondamente cristiano e profondamente laico al nostro essere aclisti.
Luigi Bertani – Acli Ossona

Il Circolo ACLI Lorenzo Cantù di Monza e la presidenza di Zona, si uniscono a tutti gli aclisti nel ricordo di Giovanni Bianchi recentemente scomparso.
Il suo insegnamento ci è di guida e di sprone per proseguire il nostro cammino nella fedeltà alla Chiesa, alla Democrazia ed al Mondo del Lavoro.
Lui è stato e rimarrà per tutti noi un maestro ed un testimone.
Pierluigi Camesasca, Presidente Circolo ACLI Lorenzo Cantù – Monza

Il Circolo ACLI “Città del Sole” di Solaro ricorda con commozione l’amico GIOVANNI BIANCHI. Perdiamo un riferimento sicuro, un testimone autentico del cattolicesimo democratico; ma ci rimangono i suoi insegnamenti, la sua lucida capacità di lettura della società, il suo esempio di vita ed i suoi scritti … a fare da bussola per la ACLI del futuro.
Grazie Giovanni.
Silverio Basilico – Circolo ACLI di Solaro

ALLA CARA MEMORIA DI GIOVANNI BIANCHI
Cara Sylvia e tutti voi amici!
Oggi, insieme a voi offriamo preghiere a Dio per il riposo eterno del nostro fratello Giovanni, e insieme a voi crediamo che il Signore lo accetterà e conserverà nella sua memoria eterna.
Grazie a Giovanni Bianchi molti ortodossi in Russia hanno conosciuto meglio e in modo più profondo la storia della società italiana del XX secolo, hanno visto nuove possibilità di azione cristiana nel mondo moderno, hanno conosciuto persone, l’esperienza di vita dei quali ha unito ciò che spesso sembra impossibile – l’unità della Chiesa e l’inizio della democrazia, la fede evangelica e l’iniziativa politica, la solidarietà nella società e l’amore verso l’uomo, difendendo la sua dignità in tutte le circostanze.
Ringraziamo Dio per Giovanni, perché in lui  abbiamo visto un esempio di fede autentica e di vita cristiana, mostrati durante le approfondite discussioni nelle conferenze, incontri, presentazioni e nelle preghiere comuni. Apparteneva ai quei politici saggi che leggono la realtà in modo chiaro e senza illusioni e allo stesso tempo sono capaci di sognare. Comunicare con lui elevava e faceva nobili le anime  delle persone.
Siamo pieni di gratitudine per il fatto che le nostre strade si siano incrociate, per tutto il tempo della nostra comunicazione qui in terra con Giovanni. Nella fraternità celeste del Cristo la nostra unità si accrescerà.
Perpetua memoria a Giovanni!
Con l’amore in Cristo,
Padre Georgi Kochetkov,
Dmitry Gasak,
fratelli e sorelle della fraternità di Sretenie-Trasfigurazione

Il Circolo ACLI “Santa Francesca Romana” in Milano si unisce a tutti gli aclisti nel ricordo e nei ringraziamenti a Giovanni Bianchi che ci ha certamente insegnato come concretizzare le tre fedeltà delle ACLI che si riassumono, come ci ha detto Papa Francesco, fedeltà ai poveri. L’impegno sociale che Giovanni ha attuato non era certamente frutto di una esclusiva filosofia ma di un confronto continuo con le persone che insieme ricercano la centralità dell’Uomo. Uomo nella sua completa dimensione: spirituale e materiale. Di questo si parlava e si discuteva ai Corsi Residenziali dai quali molti aclisti hanno tratto da Giovanni le basi per l’impegno nei circoli e nella società.
Circolo Acli Santa Francesca Romana

“Una leggenda ebraica racconta che ogni uomo viene sulla terra con una piccola fiammella sulla fronte, una stella accesa che gli cammina davanti. Quando due uomini si incontrano, le loro due stelle si fondono e si ravvivano, come due ceppi sul focolare. L’incontro è riserva di luce […]. La nostra luce vive di incontri.” Caro Giovanni, grazie per aver condiviso con noi la tua luce.
I circoli ACLI della zona di Cassano d’Adda

Il Circolo ACLI Don Primo Mazzolari di Buccinasco con la Presidenza e tutti I suoi iscritti partecipa al cordoglio di quanti hanno avuto la grande opportunità di conoscere Giovanni Bianchi  e di  condividerne il cammino nelle ACLI Milanesi e nella Politica alta, sempre a favore della realtà più fragili.
Circolo Acli Don Primo Mazzolari di Buccinasco