I primi 75 anni del Circolo Acli di Meda raccolti in un...

I primi 75 anni del Circolo Acli di Meda raccolti in un libro email stampa

Il racconto di una storia lunga, importante, sempre a servizio dei cittadini e del territorio

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento di Augusto Asnaghi, per molti anni presidente delle Acli di Meda, oggi presidente della zona alta Brianza, che, in occasione del Settantacinquesimo, ha curato con grande disponibilità e passione la pubblicazione sulla storia del circolo.

«Non è facile esprimere il sentimento di gratitudine che provo nel vedere tante autorevoli personalità e tanti amici partecipare alla celebrazione del 75esimo anniversario di fondazione del circolo Acli di Meda.
Vorrei ringraziare ad uno ad uno, come meriterebbero, tutti coloro che ci hanno aiutato fornendo documenti, testimonianze o semplicemente incoraggiandoci. Ma sono talmente numerosi che ci sarebbe il rischio di dimenticare involontariamente qualcuno e ciò sarebbe quanto meno ingiusto.
Pertanto, mi perdonerete se ripiegherò con un semplice ma sincero grazie, grazie, grazie.

Ora proverò a condividere alcune riflessioni:
Perché questo lavoro, cosa mi è rimasto più impresso e un augurio per il futuro.

Il perché di questo lavoro
Il desiderio di far conoscere la storia del Circolo Acli agli aclisti più giovani ma anche alla nostra comunità. Perché come ha scritto Marcus Garvey: “un popolo che non conosce la storia, l’origine e la cultura è come un albero senza le radici”. Io credo che questa affermazione possa valere anche se sostituissimo il sostantivo “popolo” con “associazione”.
L’idea di ricostruire la storia del circolo Acli di Meda nacque nel 2014 quando iniziarono i lavori di risanamento dei locali. Durante il trasloco mi capitò di dover spostare un raccoglitore verde con un’etichetta: verbali. Lo aprii e vidi alcuni libri ingialliti, scritti in bella calligrafia con tanto di penna intinta nel calamaio. Ci sorrisi sopra perché mi ricordavano i tempi della scuola elementare, ma poi proseguii nel trasloco.
Al termine della ristrutturazione si riallestirono gli uffici. In modo del tutto casuale mi ricapitò in mano il vecchio raccoglitore verde contenente i verbali. Ne presi uno, lo sfogliai. Era il verbale numero uno del 12/7/1946 che di fatto decretava nascita del Circolo Acli di Meda.
Rimasi affascinato da quanto era scritto al punto n. 5, “per il momento l’attività si limiterà al segretariato del popolo, che è la più importante e la più pratica per andare verso le necessità dei lavoratori che, nel disbrigo delle pratiche burocratiche e sindacali non sanno a chi rivolgersi a scapito anche dei loro interessi personali. Aiutandoli spassionatamente e disinteressatamente si riuscirà ad ottenere la loro simpatia e fiducia e questo sia per noi una pratica di Carità Cristiana”.
Proseguii con la lettura di alcune pagine, poi di qualche annata, e intravidi una storia interessante che meritava di essere fatta conoscere.
Attesi con impazienza la scadenza del secondo mandato di Presidente del Circolo e nel mese di ottobre 2020 mi misi all’opera. Cominciai a leggere i documenti, a far passare e ripassare le foto, a telefonare e ad andare personalmente dagli amici aclisti per avere notizie o precisazioni.
Un grande aiuto mi è stato dato da Piero Redaelli a cui va il merito di aver raccolto e conservato i verbali e ad Enrico Giorgetti che curato la selezione delle fotografie e realizzato mostra fotografica.
A novembre del 2020 la situazione pandemica peggiorò. Il circolo dovette sospendere nuovamente l’attività associativa. Cercammo di mantenere i contati con consigli on line. In Consiglio ci ponemmo una domanda: quali iniziative si sarebbero potute realisticamente organizzare per festeggiare il 75° anniversario della fondazione del nostro circolo, nel rispetto delle normative sanitarie e in un contesto estremamente incerto e mutevole?
Considerato che, in quel momento, era possibile realizzare solo eventi all’aperto, si decise di completare la ricostruzione storica e utilizzare una parte della documentazione per realizzare una sorta di “murales fotografico”, da esporre in sede, con il quale raccontare la storia dei nostri primi 75 anni e trarre la forza per superare questi difficili momenti.
I lavori (libro/diario e mostra) terminarono a fine luglio 2021. Il tempo strettamente necessario per le stampe e organizzare l’evento. Ed eccoci qua a condividerli con voi.

Che cosa mi è rimato più impresso dalla lettura dei verbali
Abbracciando un arco temporale di 75 anni, inevitabilmente i verbali sono stati scritti a più mani e non seguono un preciso schema. A volte sono dettagliati a volte sono persino troppo ermetici, tuttavia dalla loro lettura sono emerse alcune tematiche che si ripropongono con molta più frequenza rispetto ad altre. Proverò a soffermarmi su qualcuna.
In primo luogo emerge che il Circolo Acli di Meda è legato (il tempo presente non è casuale) da un cordone ombelicale alla Parrocchia prima e alla Comunità pastorale ora. Non è un’opinione personale, basta guardare l’elenco cronologico in fondo al libro. Don Luigi Franchi è stato uno dei principali protagonisti della nascita del circolo. Successivamente e ininterrottamente i parroci hanno sempre nominato un assistente spirituale che ci accompagnasse. La presenza degli assistenti spirituali e la loro azione pedagogica ha segnato un’impronta determinante nell’agire del Circolo e sicuramente hanno dato forza e valore alla “C” che abbiamo nell’acronimo A.C.L.I.
Il prendersi cura delle fragilità. È un altro tema che emerge con forza. Lo si evince dal primo verbale e dalle numerose iniziative attuate nel corso di questi 75 anni. Ne citiamo solo alcune. I pacchi alimentari e i contributi per le colonie marine per i bambini delle famiglie bisognose. L’attività del Patronato e dei servizi fiscali, rimasti aperti, con non poche difficoltà, anche in periodo pandemico.
La partecipazione attiva al Fondo Famiglia Lavoro con la Caritas negli anni (2008-2010) e al Fondo Meda Città solidale (2014-2019).
Ma ricordiamo anche le cooperative di consumo (praticamente dalla sua fondazione fino agli anni 70) e le cooperative edilizie negli anni 80/90.
La formazione. Credo che vada annoverata fra i punti di forza delle Acli in generale e anche del circolo di Meda. Abbiamo nostalgici ricordi fotografici del doposcuola, dei corsi di taglio e cucito, dattilografia, di contabilità, di lingue, i corsi di italiano per stranieri. Ma potrei citare i corsi di sicurezza sul lavoro, di primo soccorso, o quelli per gli aspiranti amministratori comunali, Impossibile elencarli tutti.
Nei verbali ricorre frequentemente lo sforzo, anche economico, sostenuto dal Circolo per favorire la partecipazione ai corsi residenziali estivi organizzati dalle Acli provinciali per formare i nuovi quadri dirigenti.
L’informazione. In occasione di particolari temi o eventi sociali il Circolo Acli di Meda è sceso in campo promuovendo incontri i finalizzati a fornire ai cittadini qualificati elementi di valutazione: ricordiamo i temi del lavoro e dei diritti sindacali, della pace, delle immigrazioni, dell’integrazione, della legalità, degli stili di vita, delle riforme costituzionali, dell’Europa, della cura dell’ambiente o delle elezioni politiche o amministrative.
Le relazioni internazionali: Il circolo Acli di Meda ha cercato anche di maturare significative esperienze internazionali. Ricordo l’esperienza dello scambio culturale con i giovani polacchi ma anche gli incontri con gli esponenti delle Acli Svizzere e del Belgio per analizzare le problematiche connesse i temi dell’immigrazione da o verso l’Italia.
Non poteva certamente mancare l’aggregazione che ha avuto come punto di riferimento il bar, ma che si sviluppata anche attraverso le iniziative della bocciofila Azzurra, della mitica compagnia filodrammatica degli anni 50-60, le gite sociali organizzate inizialmente dell’Acli Vetta e, dopo gli anni 80, dall’AM.CA.LI’, i soggiorni marini per i nostri soci diversamente giovani o la più recente esperienza del circolo fotografico. Iniziative da leggersi come voglia di stare insieme, di intessere relazioni e, perché no, di divertirsi.
Concludendo, posso testimoniare che in questi primi 75 anni di vita, l’attività del Circolo Acli di Meda è sempre stata coerente alle tre fedeltà, a cui si ispirano le Acli: al mondo del lavoro, alla democrazia, alla Chiesa, alla luce dell’opzione preferenziale per i poveri a cui ci ha esortato Papa Francesco il 23 maggio 2015.

Un augurio per il futuro.
Per formulare gli auguri al circolo Acli di Meda per i prossimi anni, ho pensato di avvalermi del memorabile saluto rivolto dal Card. Martini ai partecipanti al XXVI congresso provinciale delle Acli tenutosi dal 13 al 15 novembre 2000. Sono trascorsi più di vent’anni, ma io lo ritengo ancora di grandissima attualità.
Il Cardinal Martini ci disse: “… vorrei esprimermi nella maniera più semplice possibile consegnandovi: un motto (siate sentinelle), un monito (vigilate, richiamate al rispetto delle persone e, allo stesso tempo, alla valenza delle diverse opinioni sul piano etico), un compito (sostenete le fasce più deboli) e un auspicio (meditate il vangelo, cercate di essere disponibili con intelligenza e maturità, e lo sarete se, come laici, saprete coniugare la robustezza della Parola di Dio con la coscienza dei problemi della società).
Le nostre città hanno bisogno della vostra presenza, per una ricerca di senso, per itinerari comuni, per analisi coerenti, per non far cadere solidarietà costruite nella fatica.
Non contatevi se siete molti o pochi. Siate incisivi e coraggiosi.

Buon compleanno caro Circolo Acli e tanti auguri per il tempo futuro».  Augusto Asnaghi

La copertina del primo libro verbali del circolo