
Tra il 23 e il 26 maggio 400 milioni di cittadini potranno scegliere i 751 membri del nuovo Parlamento Europeo. L’unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini avrà il compito di accompagnare in una fase complicata ed inedita questa strana ed affascinante realtà sovrannazionale che ha garantito 70 anni di pace e prosperità nel nostro continente.
Le ACLI Milanesi hanno investito con passione e competenza nel sostegno a questo momento elettorale, organizzando più di 100 incontri pubblici e ragionando dell’Europa che Vogliamo con più di 30.000 persone negli ultimi 6 mesi.
Non tutto quello che l’Unione Europea ha fatto in questi anni ha soddisfatto pienamente le aspettative di chi come noi crede nella necessità che l’idea dell’Europa diventi sentimento, che il Sogno dei Padri Fondatori e del Manifesto di Ventotene possa diventare realtà.
Tuttavia solo una forte partecipazione al voto e la scelta decisa di campo a favore delle forze schiettamente e storicamente europeiste possono essere le condizioni per il rilancio di un processo di maggior coesione che oggi segna oggettivamente il passo.
La mobilità giovanile e non, la definizione di standard ambientali esigenti, una moneta unica forte che consente tassi di interesse bancari prossimi allo zero sono solo alcuni dei risultati raggiunti in questi anni dall’Unione Europea.
Ma l’Unione potrà sopravvivere alla crisi che attraversa solo cambiando passo in diversi ambiti: definizione di standard comuni sulla tutela dei lavoratori e sul salario minimo, presidio dei confini (e un esercito), diplomazia e una politica estera comuni, politica fiscale ed emissione di titoli di debito europei, redistribuzione dei migranti in arrivo tra tutti i Paesi dell’Unione, tenendo conto di criteri oggettivi così come delle aspirazioni al ricongiungimento familiare, sono, secondo le Acli Milanesi i principali obiettivi per l’Europa di domani.
Le ACLI Milanesi invitano quindi le proprie socie e i propri soci e simpatizzanti ad esprimere con convinzione, il 26 maggio, un voto per l’Europa.