Il Lavoro che vogliamo libero, creativo, partecipativo e solidale

Il Lavoro che vogliamo libero, creativo, partecipativo e solidale email stampa

Si discuterà del «lavoro che vogliamo» nella Settimana sociale dei cattolici italiani, in programma a Cagliari dal 26 al 29 ottobre. Il presidente Petracca a Cagliari come membro della delegazione ambrosiana, propone piccole riflessioni quotidiane

1767
0
SHARE

“Il lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipativo e solidale”: è il tema della 48ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, da oggi a Cagliari fino al 29 ottobre 2017.

Anche il presidente delle Acli Milanesi, Paolo Petracca, all’appuntamento dei cattolici italiani tra i componenti della delegazione della Diocesi ambrosiana.

Al termine della I giornata di apertura una breve riflessione del presidente Petracca:

«I cattolici italiani tornano a porre al centro delle settimane sociali dopo il 1946 (sull’art 1 della costituzione) ed il 1970 (sullo statuto dei lavoratori) IL LAVORO.

Lo fanno a partire da parole chiarissime del Papa «Senza lavoro non c’è dignità – ha ribadito il papa Francesco nel suo videomessaggio in apertura dei lavori – Offendono la dignità del lavoratore – ha detto ancora il papa –  anche il lavoro in nero, quello gestito dal caporalato, i lavori che discriminano la donna e non includono chi porta una disabilità. Anche il lavoro precario è una ferita aperta per molti lavoratori, che vivono nel timore di perdere la propria occupazione».
Lo fanno innescando un processo che ci ha portato a Cagliari e che proseguirà dopo Cagliari.
Lo fanno proponendo ora e nei prossimi mesi delle proposte al Paese e al suo Governo. Lo fanno prendendosi degli impegni da portare avanti come e Chiesa e nella Chiesa. Come inizio non male!»

Oggi i lavori entrano nel vivo

II giornata:
Al lavoro per aumentare le conoscenze e la consapevolezza, per scambiare le espeirienzee per iniziare a costruire priorità condivise e competenti.

Petracca «Bruni, Becchetti Turkson e Occhetta nella mattinata hanno dato spunti notevoli di ordine sociologico, economico, filosofico e spirituale.
Poi al lavoro per gruppi di dieci su tre grandi macro aree tematiche ed ogno gruppo ha poi docuto produrre un report su cinque fattori necessari per creare buon lavoro e tre proposte per la società civile e tre per la società politica.

Gli impegni  (3+1) della societa’ (chiesa inclusa) del mio gruppo sono forse la cosa che ha fatto piu’ riflettere:

  1. E’ necessario che il lavoro diventi elemento oedinario ed importante della catechesi di ogni eta’ nelle nostre comunita’ cristiane
  2. E’ necessario aiutare a creare direttamente buon lavoro a pattire dall’impegno diretto dei cittadini, dei soggetti economici e delle comunita’ locali
  3. E’ necessario che i credenti e tutti i cittadini siano consumatori e e risparmiatori critici, consapevoli e respinsabili

4. E’ necessario che i credenti sviluppino con competenza e visione un forte e appassionato impegno civile e politico.

Mi sento a casa e ho capito ancora di più quanto il compito delle Acli sia  ancora utile alla società e alla chiesa!»

III giornata

Petracca «L’ambrosiano Magatti, leggete il suo intervento ha presentato magistralmente storia contesro e prospettiva (buona) se sapremo costruirla del lavoro nel cambiando il paradigma di interpretazione.

La biblista Virgili ha tra le molte cose rimesso al centro il ruolo della donna nella chiesa e nella societa’ alla luce della Parola

Gentiloni Poletti e Sacconi hanno risposto,accogliendole ed  impegnandosi ad inserirle gia’ nella legge di stabilita’, alle nostre 4 proposte

2a 1 3a 4a

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ricche, utili e produttive le giornate della Settimana Sociale sul lavoro.
Dobbiamo far si che si trasformino in un processo di cambiamento condiviso!».

 

 

dal portale della Diocesi

sito della 48° Settimana sociale