Il viaggio di Nerolatte

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La locandina del film

Dopo tre anni anni di lavoro e di riprese, la pausa forzata durante il lockdown, confluita nel racconto, e infine il viaggio in treno dei dodici giovani attori attraverso l’Europa fino a Cracovia e ad Auschwitz, dove ai protagonisti del film si è unita una delegazione di studentesse e studenti delle scuole di Abbiategrasso, il film “Nerolatte”, diretto dal regista Fabrizio Tassi, è stato proiettato in anteprima a novembre ad Abbiategrasso, e ora inizia il suo viaggio nelle Scuole e nelle realtà istituzionali e associative che lo hanno sostenuto.

“Nero latte” nasce nel 2019 come progetto scolastico dell’IIS “Bachelet” di Abbiategrasso (MI), ed è frutto del lavoro portato avanti da anni nella Scuola dal gruppo teatrale guidato da Maurizio Brandalese dell’Associazione Dedalus sul tema della memoria. Il progetto si basa  sul partenariato tra IIS “V. Bachelet” e Comune di Abbiategrasso, partenariato che ha costituito la leva per cercare e allargare i sostenitori del progetto stesso: circolo Acli ed ANPI di Abbiategrasso, Fondazione Comunitaria Ticino Olona, Lions, Comune di Robecco, UilTucs Lombardia e vari sponsor privati (Gorla Utensili, Bar Castello) hanno permesso,con il loro sostegno economico, la realizzazione di un vero e proprio film girato per gran parte nei luoghi di vita dei ragazzi, nel territorio di Abbiategrasso e nei paesi limitrofi (Cassinetta, Robecco, Vermezzo e Vigevano). “Nero latte”,  che si  è avvalso di professionisti, compresi musicisti del calibro di Paolo Spaccamonti, Teho Teardo e Massimo Zamboni (che  hanno prestato alcuni loro brani, oltre a un pezzo leggendario dei C.S.I.), ha partecipato a diversi festival, ottenendo anche riconoscimenti internazionali: selezionato allo Stockholm City Festival, è risultato vincitore per la fotografia all’Alternative Film Festival di Toronto, grazie al lavoro di Matteo Ninni, risultato, con merito, Miglior Direttore della Fotografia.

Il titolo del film, tratto da una poesia di Paul Celan che, con la sua opera, aveva risposto a chi aveva sentenziato l’impossibilità di scrivere poesie dopo Auschwitz, fornisce la chiave di lettura di quest’opera  che vuole andare al di là della “retorica della memoria”, raccontando la storia di un gruppo di ragazzi, con le loro emozioni, amori, dubbi, segreti, scelte da fare, e il modo in cui il viaggio influisce sulle loro vite.

Perché Auschwitz mi riguarda oggi? Perché ha a che vedere con la mia vita? Si può rappresentare davvero quell’orrore senza banalizzarlo, senza trasformarlo in uno “spettacolo”?

Due i messaggi che il film vuole portare: affidare il compito della testimonianza alle nuove generazioni e, attraverso lo sguardo del cinema, imparare a guardare. Auschwitz ci insegna anche a guardare meglio la nostra realtà, le nostre vite, la società in cui viviamo.

Il film è terminato, ma il progetto continua perché il film verrà proiettato, con la presenza di regista e attori, in occasione della Giornata della Memoria nelle Scuole (ad Abbiategrasso il 30 gennaio e  Monza), nei cinema locali (il 26 gennaio a Magenta, l’8 febbraio al cinema al Corso di Abbiategrasso) e presso le Associazioni e le realtà che lo hanno sostenuto e rimarrà a disposizione per offrire occasioni di riflessione e di dialogo.

Anna Ricotti è la docente referente del Laboratorio Teatrale e la coordinatrice del Progetto Nerolatte