Le Acli di Ceriano Laghetto impegnate per costruire un’alleanza educativa, civica...

Le Acli di Ceriano Laghetto impegnate per costruire un’alleanza educativa, civica e popolare per il territorio email stampa

A confrontarsi su questo delicato tema: don Gino Rigoldi, cappellano dell’Istituto penitenziario minorile Beccaria, accompagnato dal Vicario Episcopale per l’Azione Sociale mons. Luca Bressan e da Paolo Petracca, presidente delle Acli milanesi nell’incontro Le relazioni battono le droghe. Informare, capire e prevenire

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Erano 10 anni, forse anche 20, che la sala teatro dell’Oratorio di Ceriano Laghetto non si riempiva per una iniziativa come quella proposta mercoledì 13 febbraio. L’incontro “Le relazioni combattono le droghe” ha infatti convinto oltre 250 persone ad uscire di casa durante la settimana, non per una festa o per svago, ma per mettersi in ascolto su un tema serio, che chiedeva anche di mettersi in discussione.

«Come Circolo abbiamo avuto la conferma che il problema droga, con tutti i risvolti legati all’educazione, al disagio giovanile, alla sicurezza reale e percepita, è molto sentito nelle nostre comunità» ha affermato Mario Piuri al termine della serata che ha visto la partecipazione anche di sindaci, rappresentanti di istituzioni, associazioni, forze dell’ordine, scuole, singoli cittadini.

«Un grazie di cuore a tutti per la partecipazione. Un grazie di cuore ai relatori, dott.ssa Maria Giuseppina Marconi di ATS Brianza, Paolo Petracca presidente delle Acli Milanesi, don Gino Rigoldi e don Maurizio Restelli della Caritas decanale. Un grazie di cuore a tutti coloro, soprattutto delle Acli e delle parrocchie, che hanno reso possibile l’organizzazione di un momento che osiamo definire decisivo nella vita sociale e di relazione di Ceriano Laghetto e della comunità allargata delle Groane.

Come è chiaramente emerso negli interventi dei relatori – ha commentato Piuri – non possiamo assolutamente permetterci di archiviare l’evento come un bel momento da ricordare. Sarebbe stucchevole oltre che inutile. Da qui si parte, e tutti dobbiamo sentirne la responsabilità, per un cammino, un percorso che dia sostanza al titolo “Le relazioni battono le droghe”.

Durante il dibattito, l’intervento di una signora che possiamo così sintetizzare: ok le relazioni, ma poi chiediamo sicurezza per i nostri figli, ci suggerisce due riflessioni, che sono poi i filoni su cui ci impegneremo.

Il primo è che se “le relazioni vanno bene, ma…”, è bene togliere il ma e iniziare a lavorare davvero ad ogni livello per realizzarle. In sala ad esempio non abbiamo creato la solita prima fila dei posti riservati: ognuno poteva essere seduto accanto ad un sindaco, ad un consigliere regionale, ad un operatore di comunità, ad un ragazzo, un insegnante, un nonno oppure ad un genitore. In questo modo abbiamo potuto guardarci in faccia, stringerci la mano, presentarci, scambiarci un saluto. E’ stato il primo passo fatto insieme, oltre gli steccati delle simpatie o antipatie, delle opinioni preconcette e delle appartenenze politiche. C’è in gioco il futuro dei nostri figli, delle nostre comunità, del nostro territorio. Un’alleanza educativa, civica, popolare è urgente e essenziale.

Dobbiamo però – ha continuato il presidente della zona Acli – avere un’attenzione particolare: di non cadere nella trappola della classica guerra tra poveri, che spesso certa propaganda fomenta strumentalmente e che in questo caso diventa più una guerra tra vittime. Abbiamo scoperto, tramite la vibrante testimonianza di Claudio Caronni della Croce Rossa di Misinto, che i tossicodipendenti che frequentano i nostri boschi e le vie dei nostri paesi sono ragazzi malati, che non vedono via d’uscita, che hanno bisogno di aiuto e non di rado, se gli viene offerta l’occasione, lo chiedono esplicitamente. Abbiamo anche scoperto che la sicurezza è un problema vero, perché i nostri studenti hanno incontri terrorizzanti sui treni che li portano a scuola e la sicurezza non è percepita come garantita. Tuttavia, manteniamo la lucidità per capire che, in realtà, il nemico è uno solo per tutti e si chiama droga. Le relazioni tra noi, l’alleanza tra amministrazioni, politici, educatori, sanitari possono fare molto, per chi lotta direttamente con la dipendenza e per chi ne subisce gli effetti collaterali. L’aiuto a chi ha bisogno NON è alternativo all’esigenza della sicurezza per sé e per i propri cari, anzi!

Chiudiamo – ha concluso Piuri – con una promessa: don Gino Rigoldi, con le sue parole, ci ha ispirato. Ora tocca a noi. Le ACLI davanti a tutti hanno preso un impegno che intendono portare avanti e che presto declineremo. Non prendete troppi impegni nei prossimi mesi. E per dimostrare – ha aggiunto – già nel piccolo e nel concreto quanto crediamo in quanto affermiamo, oggi stesso partirà una donazione da parte delle ACLI di Ceriano-Cesano a sostegno della prevenzione verso l’associazione Comunità Nuova di don Gino, che opera sul territorio. Inoltre, cogliamo l’occasione per diffondere la locandina di un progetto ACLI per giovani e meno giovani, per mostrare che tutti possono fare qualcosa, seppure piccola, e che un’altra vita è possibile!

Si tratta del progetto ARTISTI… DENTRO!