Il Dpcm del 26 aprile 2020 ha previsto una graduale riapertura di alcune attività che fino al 3 maggio erano state sospese.
Lunedì 4 maggio molti lavoratori riprenderanno le proprie attività sul luogo di lavoro e il Dpcm del 26 aprile prevede che tutte quelle aziende che non possano attivare, o continuare con il lavoro agile, prendano le idonee misure di precauzione.
Le aziende dovranno attenersi ai protocolli di sicurezza anti-contagio e, qualora non fosse possibile rispettare la distanza di un metro, i lavoratori dovranno essere forniti di strumenti di protezione.
I datori di lavoro saranno tenuti a rispettare obblighi d’informazione nei confronti di ogni singolo lavoratore, anche attraverso depliant informativi , raccomandando il vincolo di rimanere nel proprio domicilio qualora si abbia febbre oltre 37.5°, o altri sintomi influenzali .
E’ stato previsto anche un controllo della temperatura corporea all’ingresso dei siti lavorativi.
Le aziende, per una maggior tutela della salute del proprio personale, dovranno limitare gli spostamenti all’interno delle strutture.
Dovranno infine essere disposte operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro.
a cura di Chiara Fossati
Patronato Acli di Milano