Il docu-film “L’onda lunga” racconta l’importanza di essere comunità dentro alla crisi

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Il presidente Villa: «la pandemia dovrebbe insegnarci che è normale mettere in comune parte delle proprie risorse per il bene comune».

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Un momento della presentazione a Palazzo Marino

«Uno strumento di cui avevamo bisogno per costruire un senso comune e una memoria collettiva»; così Andrea Villa, presidente delle Acli Milanesi, definisce il docu-film “L’onda lunga” a margine della sua presentazione  lo scorso 11 novembre nella sala Alessi di Palazzo Marino. Villa continua dicendo che «la pandemia dovrebbe insegnarci che è normale mettere in comune parte delle proprie risorse per il bene comune» e che questo è stato fatto dal terzo settore nei mesi della pandemia nonostante la «mancata prontezza istituzionale».

Il corto racconta alcune esperienze di lavoro, di fatica e di solidarietà durante e dopo la pandemia: l’intento del regista Simone Pizzi è mostrare gli effetti di lungo periodo, l’onda lunga appunto, che il Covid-19 avrà sulla vita di ciascuno e sulla società nel suo complesso «Il documentario racconta l’emergenza sociale, non quella sanitaria, e la risposta che il terzo settore è riuscito prontamente a dare» afferma Elisabetta Soglio, giornalista del Corriere della Sera, lodando la capacità del regista di mostrare come «non siamo padroni di nulla e per questo dobbiamo essere preparati a tutto».

Giorgio Del Zanna, rappresentante milanese della Comunità di Sant’Egidio, denuncia, invece, utilizzando le parole di Papa Francesco,  il rischio di «sprecare la crisi» e di non considerare gli effetti geografici ed esistenziali di lungo periodo del momento storico che abbiamo vissuto a partire dal febbraio 2020. Del Zanna offre anche dei dati per sottolineare che la crisi non è conclusa e ritenerla tale può essere pericoloso: nel 2020 la comunità di Sant’Egidio ha registrato  il doppio degli utenti rispetto agli anni precedenti, di cui il 30% non aveva mai usufruito di servizi di supporto. Di questi il 40% sono ancora bisognosi nel 2021.

Il punto focale che è emerso da questa presentazione, anche grazie alla visione di alcune clip del docu-film, è la necessità da parte del terzo settore di coinvolgere gli utenti nelle reti e di non rinchiudersi in una bolla di «solidali», come li definisce Del Zanna, ma di aprirsi e costruire comunità. Una comunità «plasmata da individui che, rispecchiandosi nella fragilità dell’altro, riscoprano la propria. Da qui può nascere un sentimento che spinga a cercare l’altro e a non vergognarsi di essere tutti dipendenti» afferma Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana. Così l’interdipendenza, come valore fondante di una società,  permette di prendere le fragilità di ciascuno, metterle in relazione e con esse costruire  una comunità forte e stabile nel tempo e nello spazio.

Trailer L’onda lunga

Alcune immagini della presentazione in Sala Alessi

Il docu-film è a disposizione dei Circoli che vogliano organizzare delle proiezioni. per informazioni scrivere a segreteria@aclimilano.com