
Chi si assume la responsabilità di aprire una crisi istituzionale di altissimo livello è veramente degno di pensare di governare il Paese?» con questo interrogativo oggi Paolo Petracca, presidente delle Acli Milanesi ha commentato quanto accaduto ieri.
«La politica è governo della complessità– ha proseguito Petracca -, chi non è in grado di assumere la mediazione alta come prima categoria del proprio agire non è in grado di amministrare il bene comune». Questa, secondo le Acli Milanesi è la chiave di lettura di quanto accaduto con la rigidità dimostrata da Lega e Movimento 5 stelle nel non rendersi disponibili a sostituire il ministro dell’economia. indicato dal premier designato Giuseppe Conte, a fronte delle legittime prerogative del Presidente della Repubblica, sancite dall’articolo 92 della Costituzione, che gli impone di assicurare un equilibrio istituzionale e internazionale nel governo dell’Italia.
«Rispettare le regole di una democrazia parlamentare, regolata dalla “Costituzione più bella del mondo” – ha aggiunto il presidente delle Acli – significa sapere che chi ha la maggioranza nei due rami del Parlamento è legittimato a governare il Paese anche se non si è presentato con una maggioranza di governo precostituita davanti agli elettori, esattamente come significa essere consapevoli delle prerogative che la Carta assegna al Presidente della Repubblica».
«Per tale motivo le Acli Milanesi manifestano la loro piena fiducia nell’operato del presidente Mattarella ed esprimono – ha concluso Petracca – una grande preoccupazione per quello che potrà accadere nei giorni e nei mesi a venire, poiché oggi in Italia c’è chi pensa che la politica sia solo vincere le campagne elettorali e non pensare al bene del Paese».