Presidio davanti al Consolato greco: Basta morti in mare

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Dopo l’ennesima strage in mare appuntamento in Foro Buonaparte, 48 per chiedere conto all’autorità che non ha prestato soccorso alle persone che chiedevano solo di poter vivere e raggiungere le coste dell’Europa.

Tutte le autorità sapevano, erano state informate della presenza di un’imbarcazione in difficoltà da Alarm Phone. Da ore. Tante ore. Abbastanza da poter effettuare un salvataggio, invece di rispondere con il (consueto) rimpallo di responsabilità. MRCC di Roma chiede a HGC di Atene di intervenire.
Qualcuno spera che la nave venga “presa in carico” dalla Grecia, qualcuno spera che arrivi in Italia mentre il tempo passa.
Qualcosa va storto. O forse tutto va come previsto.

Le perdite vanno messe in conto e infatti i Ministri degli Interni europei hanno quantificato poche settimane fa il valore della vita di una persona che richiede protezione internazionale, votando a maggioranza un nuovo patto per le migrazioni per attribuire, a fronte di un contributo economico, colpe e responsabilità ad altri, che sia di chi è partito o di un paese di transito.

Il numero delle vittime dell’ennesima strage è destinato ad aumentare mentre per le persone sopravvissute inizierà “the game”, il cinico ciclo di violenze tra le Frontiere della civile Europa. Altre verranno deportate sebbene i criteri per definire i paesi di transito sicuri siano sempre più vaghi e oscuri.

La solidarietà è un altro patto, tutela la vita, riconosce la natura delle crisi e promuove l’accoglienza.

Basta morti in mare.

Per adesioni scrivere a: bastamortiaiconfini@gmail.com