Referendum 17 aprile sulle trivelle: le Acli Milanesi per il SÌ

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Domenica 17 aprile i cittadini saranno chiamati ad esprimersi su un quesito referendario non semplicissimo, molto tecnico e probabilmente, a prima vista, parziale nel contesto dei temi energetici.

Verrà infatti chiesto loro se sono favorevoli all’abrogazione della norma che permette le attività di estrazione di idrocarburi (petrolio e metano), relative a concessioni già rilasciate in zone di mare, entro le 12 miglia.

«In sé il quesito tocca un esiguo numero di piattaforme, ma – commenta il presidente delle Acli Milanesi Paolo Petracca – non possiamo nasconderci la portata simbolica di questo referendum».

«Il primo appello che, come Acli rivolgiamo a tutti è quello per il voto – continua Petracca – . Il referendum abrogativo è uno dei pochi strumenti di democrazia diretta che la Costituzione Italiana prevede per richiedere la cancellazione, in tutto o in parte, di una legge dello Stato».

«Si tratta più in generale – afferma il presidente delle Acli, che hanno aderito al comitato “Vota Sì per fermare le trivelle ” insieme a Legambiente e altre associazioni dell’area metropolitana – di esprimerci su quale idea di futuro energetico abbiamo in mente, quale forma di energia vogliamo incentivare».

«Votare sì allora – conclude Petracca – significa impegnare il Governo a lavorare per un modello energetico pulito, rinnovabile, che ci consenta di rispettare gli obiettivi sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Votare sì, puntando su un sistema energetico diffuso e sostenibile, potrebbe portare alla nascita di decine di migliaia di nuovi posti di lavoro».

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