Riflessioni sulla nona edizione del Festival della Fede

Riflessioni sulla nona edizione del Festival della Fede email stampa

“Semi di speranza” e “La scuola che vorrei”: il Circolo Acli Carlo Castiglioni di Garbagnate un impegno concreto nel nuovo anno

559
0
SHARE
Lo studio di radio Itineraria

Calato il sipario sulla nona edizione del Festival della Fede, che si è svolto 8 all’11 aprile, ripercorriamo assieme le tappe più significative. (il dettaglio dell’iniziativa)

Organizzata dal Gruppo Culturale La Piazza, in collaborazione con la Comunità Santa Croce, ci ha visti parte attiva come nelle precedenti edizioni e, in continuità con esse, la proposta si è concentrata sull’esperienza di vita che ognuno di noi trova nella quotidianità con l’intento di coinvolgere i credenti (ricerca) ed i non credenti (riflessione e interrogazione).

Questa edizione, nella sua nuova veste, ha preso spunto dalle parole dell’Arcivescovo Delpini che richiama alla responsabilità gli adulti nel guidare i giovani verso il loro futuro: impegno che comporta enormi sforzi ma nel quale tutti devono sentirsi coinvolti.  Il titolo scelto SEMI DI SPERANZA ha l’intento di favorire la riflessione “verso qualcosa che deve crescere …per affrontare i grandi temi della fede che si confronta con il mondo del lavoro, della scuola e del futuro…con l’incontro sulle neuroscienze” come don Claudio Galimberti ha illustrato in una recente intervista.

Importante obiettivo raggiunto in questa edizione è l’aver coinvolto i giovani con un occhio attento alla costruzione del loro domani. La serata con don Alberto Frigerio sul tema LA NUOVA FRONTIERA DELLA NEUROSCIENZA E LA FEDE ha visto la partecipazione di molti giovani replicando l’appuntamento radiofonico mattutino, condotto dagli animatori di Radio Itineraria, sul tema LA SCUOLA CHE VORREI.

I dati di ascolto confermano l’interesse nella trasmissione via web che è stata seguita da 1200 connessioni da tutto il mondo (consulta i dati).  In questa iniziativa, nata come momento di aggregazione e di riflessione per studenti ed i loro docenti, il Circolo Carlo Castiglioni di Garbagnate ha molto creduto tanto da sostenerla anche economicamente.

Per tutti gli appuntamenti la risposta del pubblico è stata superiore alle attese. Paure e remore della vigilia (per l’utilizzo del web) si sono dissipate fin dalla prima serata nella quale don Walter Magnoni ha affrontato il rapporto tra l’uomo ed il lavoro con la videoconferenza LAVORO È LA VOCAZIONE DELL’UOMO.

Le bellissime immagini fotografiche etiopi, commentate dall’autrice Cristina Garzone assistita da Lorenzo De Francesco (Direttore FIAP) e da Derres Araia (Chiesa Copta), hanno permesso di affrontare e comprendere il misticismo della Chiesa Copta. Un fervore religioso ai più sconosciuto.

Nell’ultimo giorno del programma due appuntamenti hanno chiuso il Festival. La celebrazione eucaristica domenicale con la meditazione LA VITA È UN MISTERO proposta da Mons. Luca Raimondi ed il tradizionale spazio dedicato all’arte, curato dalla professoressa Lia Goffi, sui segreti della Cappella Sistina.

Caro Lettore adesso ti chiederai se quanto scritto è solo un resoconto o vuole portare ad una riflessione. Per noi entrambi i punti di approccio sono validi per raccontare il vissuto di una manifestazione che ha avuto nel messaggio dell’arcivescovo Delpini inviato a don Claudio “…grazie per la condivisione e complimenti per la ricchezza del programma. Auguro ogni buon esito…”  il massimo riconoscimento.

Grazie a coloro che hanno partecipato e arrivederci a tutti i lettori al 2022 con la speranza che la decima edizione possa essere condotta in un mix tra presenza e web.

La locandina dell’iniziativa