Una “simulazione geopolitica” tra energia e sindrome NIMBY

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Si è svolta nella mattinata di sabato 26 settembre la prima “Simulazione geopolitica” proposta dal Circolo ACLI Geopolitico aps, presso i locali del Circolo Terre e Libertà S. Luigi.

La Simulazione è stata fortemente voluta dal direttivo del Circolo come parte dell’offerta culturale 2020 e punta a diventare un appuntamento fisso accanto al più rinomato Corso di geopolitica e relazioni internazionali. Il tema scelto, quello dell’energia e dell’ambiente, era originariamente pensato anche per rispondere alla chiamata della Civil Week 2020, per la quale il Circolo ACLI Geopolitico aveva proposto un incontro sul tema della Sindrome di NIMBY, “Not In My Back Yard” (“Non nel mio cortile sul retro”), una forma di protesta cieca che, a volte, mira solo a spostare nel “giardino” di altri l’impegno ad ospitare un’infrastruttura pubblica, poi a beneficio di tutta la comunità.

Lo schema di funzionamento di una “Simulazione geopolitica” come quella proposta è semplice e sono sufficienti carta e penna per ottenere un grande risultato. Qualche nozione di esteri aiuta, poi, a rendere più realistico lo scambio tra i partecipanti. Nel caso di sabato, i ruoli vedevano il Governo francese e il Governo belga impegnati nel risolvere un inedito scenario di crisi attorno alla Centrale di Chooz. Tale scenario, preparato ad hoc dal direttivo del Circolo sulla base di scenari di simulazione utilizzati a livello internazionale, ha proposto come obiettivo comune dei partecipanti la composizione di interessi differenti e contrastanti, da condurre principalmente attraverso trattative diplomatiche e misure di comunicazione (geo)politica.

La natura dialogante della simulazione ha occupato tutti i novanta minuti concessi, con continui aggiornamenti dello scenario e intense discussioni. Alla fine, tutto è andato per il meglio, con le proteste fuori dalla Centrale che sono lentamente rientrate e tutti gli attori coinvolti che si sono impegnati per introdurre misure a favore della transizione energetica verso fonti “green”.

Una simile attività può essere un’occasione per allacciare relazioni e scambi tra Circoli, valorizzando gli apporti di ciascuno e facendo squadra. A livello di Circolo Geopolitico, è stata l’occasione per conoscere nuovi soci ed essere riusciti ad organizzare una simile attività in presenza, nonostante le difficoltà di questo anno, ci fa guardare con ottimismo al 2021: sicuramente la “Simulazione geopolitica” sarà riproposta anche in futuro per tutti i soci.